Il Pil continua a scendere e la produzione industriale cala. A questo si aggiungono previsioni per il futuro tutt’altro che rosee. La conseguenza di questi fattori è che le imprese, in modo particolare quelle più piccole, non riescono a far fronte ai pagamenti, mettendo così nelle stesse difficoltà le imprese creditrici.
► Italia, il 70% delle imprese ha problemi di liquidità
Secondo quanto osservato dal rapporto di Euler Hermes Italia (gruppo Allianz) nel 2012 sono oltre 3 milioni le aziende che soffrono di problemi di liquidità per i debiti non onorati. Il rapporto analizza la situazione del debito delle imprese secondo due parametri: la frequenza e la severità.
La frequenza dei debiti non pagati nel mercato interno è aumentata del 15% rispetto al 2012, mentre la severità (termine con il quale si indica l’ammontare dei debiti non pagati) è scesa del 3% rispetto allo scorso anno. Va notato, però, che la situazione è esattamente all’opposto se si analizzano le aziende che operano all’estero: in questo caso la frequenza è scesa del 3% ma la severità è aumentata del 16%.
► Piccole e medie imprese schiacciate dalla pressione fiscale: più della metà chiede prestiti
I settori che soffrono di più per i mancati pagamenti sono quello dell’alimentare penalizzato dall’aumento dei costi di produzione e dall’inefficienza della catena distributiva, quello dei trasporti, sul quale incide il costante aumento del prezzo dei carburanti, e quello delle automobili, che soffrono il calo della domanda. Si salva solo il sistema casa grazie alla spinta dei prodotti high-tech.