L’Adepp, l’associazione degli enti di previdenza privatizzati, per voce del suo direttore Andrea Camporese, presenta le sue soluzioni alla drammatica situazione del lavoro nel nostro paese, soprattutto per quanto riguarda i professionisti.
Camporese evidenzia come la crisi abbia colpito in modo molto pesante i professionisti. Una situazione di emergenza in cui il 30% di coloro che hanno scelto la libera professione si trova con un guadagno medio di mille euro al mese e non hanno un welfare che li possa sostenere in questo momento di difficoltà.
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Welfare e riforma del lavoro, infatti, nell’opinione di Camporese, devono essere sostenuti in egual modo ma, nonostante i lavoratori autonomi costituiscano l’1,5% del Pil italiano
siamo di fronte ad un’assenza preoccupante sia di politiche sia di misure di sostegno a favore dei professionisti italiani. Con il manifesto mettiamo in campo idee e anche investimenti.
Quali sono queste idee? In primis si deve preparare un percorso ad hoc per tutti gli studenti universitari che intendono intraprendere una carriera da libero professionista, che trova il suo fondamento in sei punti fondamentali: lavoro, previdenza, assetto legislativo, tassazione, autonomia e welfare.
Il Manifesto su Sviluppo e Lavoro esprime la volontà di cambiamento dell’Associazione degli enti di previdenza privatizzati, che parte dalla discussione collettiva di quanto viene proposto dal governo che, fino ad ora, ha solo portato riforme dall’alto senza curarsi degli effetti che queste potevano avere sui diretti interessati.
Il Manifesto intende rispondere attivamente ai contenuti del Libro Bianco dell’Unione Europa sulle pensioni, collocando la previdenza in un’ottica globale che comprende non solo il welfare ma anche, e soprattutto, il mercato del lavoro. E’ necessario, secondo il manifesto, superare l’approccio tradizionale e porre al centro della discussione la stabilità economica.