Ha un costo inferiore agli 8 miliardi la manovra che il governo guidato dal Premier Enrico Letta intende fare entro giugno, secondo il sottosegretario al Tesoro Alberto Giorgetti (Popolo Delle Libertà).
“Di sicuro la questione Iva, la quale deve essere affrontata in tempi rapidi, più le altre esigenze, pongono la necessità di un intervento, chiamiamolo come vogliamo”, ha detto a Radio 24 Giorgetti. Si ha la necessità di “qualche miliardo di euro, penso sotto gli 8 miliardi circa, che dovranno essere reperiti nei prossimi due mesi”.
Pier Paolo Baretta, il sottosegretario al Tesoro in quota Pd, afferma che il governo darà “risposte urgenti e immediate” su cassa integrazione e Imu. Successivamente, “entro giugno”, si cercherà di sterilizzare l’Iva (l’aliquota ordinaria del 21% salirà di un punto percentuale dal mese di luglio) e procrastinare la detrazione al 55% sulle ristrutturazioni edilizie.
Durante un’intervista ai microfoni di Radio anch’io, Baretta non specifica come il Tesoro abbia scelto di assicurare le coperture, limitandosi a dire che “non si potrà comunque agire sul fronte delle tasse”.
L’impatto dell’intera operazione varia a seconda che si prenda in considerazione il bilancio di competenza (indebitamento) o di cassa (fabbisogno).
I sindacati hanno fatto un’esplicita richiesta: quella di destinare alla cig in deroga 1-1,5 miliardi. Prorogare la detrazione al 55% richiederebbe circa 500 milioni, secondo una fonte ministeriale.