Sono giorni di verifiche, test, controlli, giudizi per tutte le principali aree Europee a confronto con Bruxelles e con il proprio popolo. Giorni dunque molto delicati.
Durante una delle ultime conferenze stampa, il commissario europeo uscente agli Affari economici Jyrki Katainen ha parlato delle manovre dei vari Stati e non ha escluso un intervento da parte dell’Unione. In altri termini, “è presto per cantare vittoria”. Se fino ad ora la Commissione europea non ha riscontrato ad un primo esame dei bilanci 2015 elaborati dai Paesi dell’area euro gravi inadempienze delle regole Ue, non vuol dire che i piani di bilancio saranno giudicati a tutti i costi congruenti.
La puntualizzazione del commissario europeo uscente, tuttavia, non suona come una minaccia:
Non vogliamo pregiudicare in nessun modo l’esito finale del nostro parere, che sarà fatto dalla prossima commissione entro fine novembre. Non è escluso, insomma, che questa possa indicare anche ulteriori modifiche e correzioni nelle manovre dei governi Ue. Per quanto riguarda l’Italia, il commissario Katainen ha riconosciuto che «sta adottando riforme radicali. Bisogna però vedere se tutte saranno attuate. L’Italia si è impegnata in una discussione costruttiva e ha deciso nuove misure di bilancio che ora saranno valutate dai servizi, che ne analizzeranno la qualità, dopo la pubblicazione delle stime autunnali potremo fare una valutazione finale.
Ovviamente verranno analizzati nello specifico i dati di deficit e debito. Per quello che riguarda la congiuntura economica attuale, Katainen ha dichiarato che la situazione è cambiata in quest’ultimo anno, ma non possiamo cambiare retrospettivamente gli impegni, pertanto, ha precisato il commissario, non cambiamo le regole per quest’anno. In altri termini i Paesi non eviteranno sanzioni per quest’anno a causa delle prospettive cambiate.