Negli ultimi anni sono aumentati sempe più di numero i grandi marchi storici del settore agroalimentare italiano che sono passati in mani straniere. Il fenomeno ha visto cioè il mantenimento degli stessi nomi e delle stesse caratteristiche peculiari dei prodotti, a fronte di un globale cambianto dal punto di vista della provenienza dei capitali che li gestiscono.
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Secondo gli analisti, inoltre, in questa tendenza è da rintracciare per il momento l’ unica vera nota negativa dell’ andamento generale del settore agricoltura in Italia, che sia sotto il profilo produttivo, sia sotto il profilo occupazionale resta comunque uno dei più attivi e prolifici in Italia.
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Tra i brand che nel giro di pochi anni sono passati sotto la gestione di multinazionali straniere sono ad esempio gli storici Orzo Bimbo, gli spumanti Gancia, i salumi Fiorucci, la Parmalat, la Star, il Riso Scotti, e perfino il vino Chianti. Secondo un recente studio della Coldiretti il valore totale di tali marchi ammonterebbe a circa 10 miliardi di euro.
E una possibile causa del fenomeno sarebbe da rintracciare nelle ottime possibilità di business che ancora permette l’ export internazionale di questi prodotti.