Le paure per il rallentamento della crescita economica globale, corroborata dai risultati del referendum sulla Brexit e dalla riduzione delle stime da parte del Fmi, aggiunta all’evoluzione politica in Turchia non frenano i mercati.
A sostenerli sono, per giunta, i bilanci trimestrali delle aziende che si rivelano essere superiori alle aspettative. Adesso la speranza è quella di assistere a un supplemento di politiche monetarie espansive da parte delle Banche centrali, trattano ai livelli massimi (tornando a preoccupare qualcuno per questi eccessi di euforia non giustificata).
La corsa delle azioni globali, nelle tre settimane dopo lo shock del referendum britannico, ha consentito ai listini di aggiungere oltre 4.500 miliardi di dollari con le valutazioni ai massimi da undici mesi. Anche per tale ragione, dicono nelle sale operative, le ultime sedute sono state caratterizzate da qualche presa di profitto, in attesa di trovare nuovi spunti per supportare verso l’alto le quotazioni.
Nel resto del ‘Vecchio Continente’ la situazione è meno effervescente, complici i timori sulla tenuta delle banche e la consapevolezza che Brexit presenterà il suo conto maggiore proprio qui. Oggi i listini del Vecchio continente trattano in leggero rialzo, anche se la volatilità resta elevata: Milano sale dello 0,3% con le banche che cambiano rapidamente colore. Non va bene il titolo Mps che dopo una rapida salita col segno più è stato in un primo tempo sospeso dopo essere scivolato in basso di oltre il 3%. E Tenaris indossa la maglia nera sull’indice Ftse Mib di Piazza Affari, in scia alla bocciatura arrivata questa mattina da Goldman Sachs. Recupera Fca, anche grazie a Volkswagen con conti migliori del previsto. Gli analisti del colosso bancario statunitense hanno tagliato il giudizio a “neutral” dal precedente “buy”. Francoforte aggiunge l’1,5%, Londra lo 0,15% e Parigi sale dello 0,95%. Apertura in rialzo per Wall Street, che punta a nuovi record con l’indice Dow Jones che sale a quota 18.614,20 punti a +0,30%. Bene anche il Nasdaq a quota 5.056,20 a +0,39% e lo S&P a 2.167,89 punti +0,19%.