La mossa a sorpresa del presidente uscente della Federal Reserve Ben Bernanke, ha inizialmente colto alla sprovvista gli investitori generando una forte volatilità. Dopo tuttavia nei giorni successivi è rientrata nella normalità.
Secondo il commento giornaliero ai mercati finanziari di Giuseppe Sersale, Strategist di Anthilia Capital Partners Sgr ” Tranquillizzata dall’ultima stringa di dati macro (soprattutto i payrolls, le retail sales, e la produzione industriale di novembre) e dall’attenuazione della pressione fiscale derivante dall’ accordo al congresso, la FED ha infine rotto gli indugi, deliberando una riduzione del ritmo degli acquisti di 10 bln (da 85 bln a 75 bln al mese) equamente ripartiti tra Treasuries e Mortgage Backed Securities, a partire da Gennaio.
La mossa è stata accompagnata da una robusta modifica della guidance sui tassi, che verranno mantenuti ai livelli attuali “ben oltre” la data in cui la disoccupazione scenderà sotto la soglia del 6.5% , in particolare se l’inflazione continuerà a rimanere sotto il target di lungo periodo del 2% (sic).
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Se vi è una sorpresa, nel FOMC di settembre, è proprio l’utilizzo di questa guidance qualitativa. Interpellato direttamente sull’argomento, Bernanke ha lasciato intendere che, sulla base delle attuali previsioni, tra il raggiungimento della soglia del 6.5% di disoccupazione e il primo rialzo dei Fed Funds potrebbe trascorrere un anno. Ma è evidente che la genericità e indeterminatezza dei riferimenti lascia le mani totalmente libere a chi gli succede.