Il nervosismo dei mercati si è tradotto in performance pessime di Piazza Affari su cui pesano da un lato le preoccupazioni sui vicini di casa e dall’altro i timori Oltreoceano. Ecco cosa ha influito sul leggero tonfo del nostro mercato finanziario.
Nella giornata di contrattazioni di ieri, i mercati sono apparsi molto nervosi e così piazza Affari è stata colonizzata dalla volatilità degli scambi. In fondo ha pesato il fatto che gli investitori non abbiano preso una direzione certa.
Sicuramente Atene influisce sull’andamento degli investimenti, ma è necessario aspettare ancora un po’ visto che nel corso della settimana prossima i vertici greci incontreranno i rappresentati dell’Eurogruppo, chiamati a decidere sulla prossima tranche di aiuti per il paese in difficoltà.
Come se non bastasse il peso del fiscal cliff ostacola la serenità degli scambi di Wall Street che sono peggiorati parecchio nell’ultima seduta. Sul fronte italiano non ci sono stati tanti movimenti riguardo lo spread tra Btp e Bund che è rimasto intorno ai 360 punti base, mentre il Ftse Mib e il Ftse Italia All Share hanno chiuso a -0,52 e -0,53 punti percentuali.
Riguardo i titoli di Piazza Affari c’è stata una battuta d’arresto dei bancari che nei giorni scorsi non erano andati affatto male con un recupero più deciso di A2A ed Enel.