In un anno segnato da inflazione e incertezza elettorale, il mercato azionario statunitense ha raggiunto nuovi massimi. Come nel 2023, l’hype dell’intelligenza artificiale ha alimentato la forte crescita dell’S&P 500, con Nvidia come principale contributore.
Secondo i dati presentati da Stocklytics.com, Nvidia ha contribuito per oltre il 22% al rendimento complessivo dell’S&P 500 nel 2024, molto più di qualsiasi altro gigante della tecnologia nel gruppo dei “Magnifici Sette”.
Nvidia ha superato Apple e Microsoft di 3 volte nel mercato azionario: Amazon e Meta di 4 volte
Essendo un indice ponderato in base alla capitalizzazione di mercato, l’S&P 500 riflette in modo significativo la performance delle società a mega capitalizzazione. Mentre Apple, Amazon, Microsoft, Meta, Alphabet, Tesla e Nvidia hanno guidato collettivamente più della metà dei guadagni dell’indice lo scorso anno, Nvidia ha rubato la scena.
Il produttore di chip incentrato sull’intelligenza artificiale ha avuto un altro anno fantastico. Ogni volta dopo aver pubblicato risultati finanziari migliori del previsto, il prezzo delle azioni di Nvidia è salito alle stelle, aiutando l’azienda a chiudere l’anno con un enorme guadagno del 171%.
Secondo gli analisti di S&P Dow Jones Indices, l’indice S&P 500 ha reso il 25% lo scorso anno. Il gigante dell’intelligenza artificiale Nvidia ha contribuito per il 22,4% al rendimento totale dell’indice, posizionandosi a chilometri di distanza da Apple, Microsoft e Amazon. Apple è stata la seconda più grande contribuente nonostante il prezzo delle azioni della società sia aumentato del 31%. Il gigante della tecnologia ha rappresentato il 7,4% del rendimento annuale dell’indice e Microsoft ha seguito da vicino con una quota del 6,9%. Rispetto alla leader Nvidia, entrambi i giganti della tecnologia hanno avuto una quota tre volte inferiore nel guadagno dell’indice S&P 500 del 2024. Amazon e Meta hanno avuto impatti ancora più piccoli, rappresentando il 5,9% e il 5,5% del rendimento annuo, quattro volte meno di Nvidia.
Analisi per settori, l’informatica ha contribuito a oltre il 43% del rendimento annuo dell’indice, molto più di qualsiasi altro segmento. Seguono la finanza, i servizi di comunicazione e i beni di consumo discrezionali, rispettivamente con il 15,3%, il 13,5% e l’11%.
Intel ha trascinato l’indice S&P 500 verso il basso dell’1,3%
Tuttavia, non tutte le aziende tecnologiche hanno prosperato. Mentre i suoi rivali Nivida e altre aziende di chip al silicio hanno registrato una crescita a due cifre, Intel è rimasta indietro rispetto al mercato, con le sue azioni rimaste profondamente nella zona rossa.
A causa della concorrenza crescente, di significativi passi falsi nella produzione e di un declino prolungato nel business aziendale, le azioni Intel sono crollate del 60% lo scorso anno, diventando il maggiore contributore negativo alle performance dell’S&P 500, trascinando l’indice verso il basso dell’1,3%.
Anche altri ritardatari come Adobe, Boeing e CVS Health hanno registrato perdite a due cifre, ma hanno avuto un impatto minore a causa del loro peso minore nell’indice, trascinando l’S&P 500 verso il basso solo dello 0,7%, dello 0,6% e dello 0,4%, rispettivamente. Insomma, tanti spunti dal mercato azionario.