Il mercato del lavoro è in forte trasformazione da anni e per via della digitalizzazione delle attività aziendali e per via dell’incremento dell’innovazione tecnologica, c’è stato un aumento della richiesta e dell’offerta di professioni digitali. Lo ha indicato L’osservatorio di Michael Page individuando anche i mestieri digitali più richiesti nel 2015.
Quali sono le università o le scuole secondarie superiori che formano i ragazzi alle professioni digitali? In attesa di trovare una risposta esaustiva diremo che i percorsi di formazione, almeno in Italia, forniscono un’infarinatura sul mondo digitale senza approfondire necessariamente le competenze di chi lavora nel digitale.
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Una carenza del sistema formativo che non si può biasimare visto che a fronte di una grande richiesta di professionisti “digitali” si constata che le professioni di questo settore sono sempre volubili perché richiedono una formazione continua. Bisogna infatti essere sempre aggiornati e al passo con quel che accade. Ad ogni modo secondo Michael Page ci sarà un incremento del 30% delle richieste di mestieri che hanno a che fare con Internet e le aziende cercheranno soprattutto questi profili:
- il programmatic buying manager, che si occupa della pianificazione pubblicitaria individuando e acquisendo dati specifici su un target ben definito di utenti, ottimizzando il budget a disposizione delle aziende;
- l’e-Commerce manager, ovvero il responsabile del canale di vendita online;
- il web marketing manager, il responsabile dello sviluppo delle strategie di marketing sui nuovi media;
- il SEO/SEM manager, che definisce le strategie e le attività dirette a migliorare il posizionamento del sito internet aziendale sui motori di ricerca;
- il Chief Technology Officer (CTO), il manager esperto di tecnologie che individua le migliori tecnologie adatte all’azienda per garantirne l’efficienza e l’operatività.
Mestieri cui corrisponde anche un ottimo stipendio. Quello dei manager di internet nel 2015 dovrebbe crescere fino a 100.000 euro all’anno.