Il calcio è soprattutto business ed è confronto tra i vari club. Avevamo già visto quanto fosse spendacciona la Juventus e quanti problemi avessero incontrato le squadre della serie A nella ricerca dello sponsor. In occasione del confronto tra Juve e Milan, su questi due club è finita l’attenzione degli economisti.
Nella terza giornata di campionato si assiste al primo big match della stagione, quello tra Milan e Juventus. Le due squadre sono confrontate dal punto di vista economico e si scopre che mentre i rossoneri hanno ingaggi altissimi, i bianconeri dominano soprattutto sul mercato.
La Juventus, campione in carica da tre stagioni, ha sfidato i diavoli guidati da Pitto Inzaghi alla ricerca del colpaccio nello stadio San Siro di Milano. Al di là del confronto in campo, gli economisti si sono concentrati sul confronto finanziario tra le due squadre. Si è visto allora che la Juventus è maggiormente proiettata verso il futuro ed ha dei giocatori che esprimono un gioco di qualità superiore al Milan.
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La squadra milanese sa però che la supremazia economica non è sinonimo di supremazia in campo anche se l’ultimo successo rossonero contro la Signora risale al 2012 e ad allenare il Milan c’era proprio Allegri. Nella guerra degli ingaggi Milan e Juventus competono alla pari, anzi devono fare i conti con la Roma che è seconda per monte stipendi in Italia. Nella Juve prevalgono cartellini da nababbi come quello di Tevez, o di Vidal, quello di Llorente o quello di Pirlo e Buffon. Al Milan i cartellini sono abbondantemente sotto i 4 milioni di euro.
Le strategie sono diverse perché dove Galliani va a cercare il fenomeno in scadenza di contratto o a parametro zero, la Juventus spende per i suoi giocatori più del doppio di quello che spende il Milan per costruirsi la sua rosa.