Ha ottenuto la fiducia del Senato il maxi-emendamento sostitutivo del Dl Pa. Il decreto tornerà alla Camera in terza lettura. Dal testo sono state abolite alcune norme, dal pensionamento entro il primo settembre 2014 per i Quota 96 della scuola, alla eventualità di pensionamento d’ufficio a 68 anni per professori universitari e primari. Sulla abolizione della norma per i Quota 96 della scuola, il ministro Madia ha chiarito: “Nessuna marcia indietro del Governo: la soluzione per gli insegnanti intrappolati a lavoro è stata cancellata dal dl per diverse ragioni, ma l’esecutivo non rinuncerà al rinnovamento”, segnalando il pacchetto scuola in arrivo a “fine mese. Un intervento strutturale che interesserà anche i precari, aprendo a nuove entrate”.
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Le notizie per il pensionamento degli insegnanti di quota 96 si aspettano quindi con la prossima Legge di Stabilità. Tra le misure approvate nella riforma della P.A., l’ opportunità di tenere i trattamenti di servizio di magistrati e militari anche nel 2015, mentre per la scuola il termine è anticipato ad agosto e per tutti gli altri rimane ottobre; sarà più flessibile il turn over, fondato solo su criteri di spesa; i magistrati che svolgono incarichi in uffici che hanno una diretta collaborazione con le pubbliche amministrazioni non avranno più la possibilità di ricorrere all’aspettativa, norma valida anche per chi ha già avuto la sospensione alla data di entrata in vigore del provvedimento.
La mobilità obbligatoria terrà il limite dei 50 km ma non sarà imposta a dipendenti pubblici che hanno figli al di sotto dei tre anni, disabili e che beneficiano del congedo parentale.