Moody’s, che proprio ieri ha declassato Telecom, oggi ha diramato un’altra nota in cui ha fatto sapere che l’outlook per gli Stati Uniti d’America rimane negativo.
► Usa fanno causa a Standard & Poor’s
La ripresa è appena iniziata ma la strada è ancora lunga e costellata di difficoltà, soprattutto per i forti dubbi che si profilano per la stabilizzazione del settore pubblico. Il problema, nonostante i provvedimenti anche dolorosi presi negli ultimi mesi, è la discontinuità delle entrate fiscali e sulle spese per il sistema di assistenza sanitario Medicaid.
Lo stesso vale per le manovre di riduzione del deficit federale che, invece di apportare benefici all’economia statunitense, potrebbero rivelarsi una barriera alla crescita del paese.
Secondo Kimberly Lyons, assistant vice president and analyst di Moody’s, però, anche se i rischi sono più che tangibili, l’economia americana può contare sul sostegno di
economie diverse e grandi, da un basso livello del debito rispetto ad altri settori globali e da una forte flessibilità fiscale contro i rischi economici.
E’ dal 2008 che l’outlook di Moody’s sul settore pubblico americano è negativo e la stessa agenzia sottolinea che, se si vuole che torni positivo, è necessario che la crescita economica sia costante e che i piani fiscali pubblici tornino ad essere bilanciati a livello strutturale. Inoltre, deve essere risolta la questione dei tagli delle spese federali sulle economie degli Stati e sulle finanze rispetto alle attese attuali.