Mps ancora sofferente Borsa. Il titolo della banca di Rocca Salimbeni, è in difficoltà già in avvio di seduta.
Successivamente va incontro a uno stop per eccesso di ribasso per poi chiudere in calo di quasi 4 punti percentuali. Pesano i movimenti degli investitori in vista del prossimo incremento di capitale e le incognite sul futuro dell’istituto, mentre va in scena il raggruppamento delle azioni.
Nelle sale operative è infatti partito il conto alla rovescia per l’aumento di capitale del Montepaschi di Siena. Dopo il ‘placet’ della Bce, che è tornata a chiedere una fusione, in settimana è atteso anche il via libera definitivo della Consob per la pubblicazione del prospetto informativo dell’operazione, in modo da poter lanciare l’emissione delle nuove azioni dal valore massimo di 3 miliardi già lunedì 25 maggio. Il disco verde della Commissione è atteso pertanto entro giovedì, giorno in cui il board di Mps è convocato per fissare il prezzo dell’aumento.
Come stabilito dai vertici del Monte, Alessandro Profumo e Fabrizio Viola, l’operazione comporterà “un effetto diluitivo significativo” nei confronti dell’attuale compagine azionaria che dovrà decidere se seguire o meno l’investimento. Secondo le attese, infatti, alle nuove azioni – che da oggi sono intanto raggruppate nel rapporto di 1 nuova azione ordinaria ogni 20 possedute -, sarà applicato uno sconto sul Terp (Theoretical ex-rights price) vicino al 40% in modo da incentivare la sottoscrizione dell’operazione. Lo scorso anno per l’aumento da 5 miliardi lo sconto era pari al 35,5%.
Il buon esito dell’aumento è garantito da un consorzio di banche che costerà al Montepaschi di Siena circa 130 milioni di euro. Nel pool ci sono Ubs, Citi, Goldman Sachs, Mediobanca e in aggiunta, Barclays, Bofa Merrill Lynch, Commerzbank, Deutsche Bank e Société Générale. Una volta pubblicato il prospetto, che potrebbe avvenire giovedì sera, tutto sarà pronto per il varo dell’operazione.