2,11 miliardi di euro ulteriori da mettere in cassa. ‘Ulteriori’ poichè seguono i cinque miliardi messi ‘sotto il materasso’ l’estate scorsa.
Non sarà facilissimo, ma a volerlo è la Banca centrale europea che ha bocciato (o forse rimandato?) agli ‘stress test’ Monte dei Paschi di Siena dandole due settimane di tempo per presentare il proprio piano e chiedendo in sostanza un aumento di capitale pari alla cifra predetta.
Questa ‘doccia fredda’ non ha lasciato indifferente il presidente della banca senese, Alessandro Profumo, il quale non esclude che Mps possa essere assorbita da un altro istituto più dotato dal punto di vista economico.L’indipendenza della banca, dunque, è a rischio. Proprio Profumo, arrivato due anni fa da Genova a risollevare le sorti dell’istituto di Rocca Salimbeni, aveva presentato di concerto con l’a.d. Fabrizio Viola un piano industriale in cui c’era un preciso caposaldo: Mps sarebbe dovuta restare indipendente. Oggi, invece, Profumo è costretto a dichiarare:
Data la situazione, va riconsiderato, mio malgrado che in termini di aggregazioni in questa fase nulla è precluso.
Gli stress test hanno messo in evidenza un deficit di capitale evidenziato dai test della Bce. Ora bisognerà presentare il capital plan entro meno di due settimane. Dal 4 novembre, inoltre, il gruppo finirà sotto la vigilanza della Bce.