C’è aria di cambiamento in casa Monte dei Paschi e in casa Carige. Le due banche italiane ‘rimandate’ agli stress test proposti dalla Banca centrale europea sono in procinto di concretizzare il proprio capital increase.
La buona notizia è che per entrambi gli istituti si è verificato in giornata un allungo in Borsa a seguito delle voci su nuovi soci pronti ad entrare con grosse cifre nel capitale dei gruppi. .
Il Monte si è messo in evidenza fin dalle prime battute della seduta ed è arrivato a guadagnare quasi quota 0,7 euro (+3% finale). Il supporto al recupero, segnalano gli operatori, è stato fornito anche dalla richiesta di danni presentata all’Alta corte di giustizia di Londra nei confronti di Nomura in relazione alla ristrutturazione dei derivati Alexandria, operazione che ha già portato in Italia alla condanna in primo grado per gli ex vertici dell’istituto senese. Il risarcimento richiesto da parte di Mps è stato quantificato in 1,5 miliardi di euro.
Anche per Carige (il titolo) si starebbero muovendo investitori da novanta, notizia che tira gli acquisti e porta al +2% finale. Secondo quanto riportato dal sito economico spagnolo El Confidencial, il Santander starebbe facendo delle valutazioni sul gruppo ligure anche se, nel corso della presentazione dei conti trimestrali, il management iberico si è limitato a smentire contatti per un’operazione su Mps, mentre non ha in alcun modo commentato ipotesi di un intervento in Carige.
Ormai da tempo l’istituto ligure ha dichiarato di voler procedere all’aumento di capitale così da compensare l’ammanco Eurotower pari a 814 milioni evidenziato dagli stress test e, proprio venerdì, ha escluso per il momento ipotesi di un’aggregazione con altri istituti in quanto richiederebbero tempi di esecuzione non compatibili con quelli previsti dalla Bce per il rafforzamento patrimoniale.