Mps propone di collocare il 12% di Mps con una vendita privata di titoli azionari, nel tentativo di chiudere il buco debitorio. A coordinare tutta l ’operazione – tecnicamente chiamata «accelerated bookbuilding» – è stata incaricata la banca d’affari Morgan Stanley. Ad spingere sulla vendita ha contribuito anche la quotazione al rialzo del titolo della banca. Il collocamento stando ad indiscrezioni dovrebbe essere stato intorno a 0,233 euro, che corrisponde a circa 330 milioni di euro. L’incasso servirà a Mps per rimborsare interamente il debito rimanente di circa 260-270 milioni di euro. Sulle prime pare che l’offerta di azioni sul mercato fosse dell’8,5% ma la grande richiesta del mercato ha fatto salire il pacchetto al 12% circa.
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Una nota diffusa da Mps ha confermato di «aver effettuato, nella giornata di oggi, la vendita “a mercato chiuso” di 1,4 miliardi di azioni Banca Mps, pari all’11,98%. Considerando anche le vendite effettuate sul mercato telematico azionario in data odierna e nelle giornate precedenti, la quota detenuta dalla Fondazione Mps nella Banca Conferitaria è oggi pari al 15,07%». E ha precisato che «il ricavato delle vendite è prioritariamente destinato alla totale estinzione del debito residuo nei confronti dei creditori finanziatori», ovvero Credit Suisse, Mediobanca e un pool di istituti capitanato da Jp Morgan.
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Già a partire dal mese di gennaio l’ente primo azionista del Montepaschi aveva ceduto sul mercato il 3,5% per incassare e iniziare il rientro dai 340 milioni di euro rimasti in bilancio dai 1,1 miliardi contratti per sottoscrivere gli aumenti di capitale di Mps del 2008 e del 2011.