Mps ha convocato l’assemblea straordinaria per il 20-21-22 maggio. Dietro alla scelta di aumentare a 5 miliardi la ricapitalizzazione , ci sarebbe il proposito della banca di superare con tranquillità gli stress test della Banca centrale europea, le cui regole ad oggi non sono del tutto chiare, come dice la stessa Mps.
Le pressioni di Banca d’Italia e le paure per gli stress test della Bce hanno fatto sì che il Consiglio d’amministrazione di Montepaschi portasse da 3 a 5 miliardi il valore dell’aumento di capitale della banca. Mps guidata dal presidente Alessandro Profumo e dall’ad Fabrizio Viola, ha optato quindi per l’adeguamento dei propri indicatori patrimoniali ai migliori standard di mercato. In una nota Mps ha chiarito che «su base pro-forma, post aumento di capitale di 5 miliardi ed assumendo il rimborso di 3 miliardi di nuovi strumenti finanziari, il coefficiente patrimoniale della banca al 31 dicembre 2013» sarà pari a 13,6% in termini di Common Equity Tier 1.
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Con l’aumento di capitale da 5 miliardi, ha detto Viola, «Banca Monte dei Paschi di Siena non sarà nazionalizzata. Pensiamo di avviare l’operazione a metà giugno e di completarla a metà luglio».
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La Fondazione Mps ha specificato che aspetterà di conoscere i dettagli della delibera del Cda della banca che ha deciso di potenziare da 3 a 5 miliardi l’aumento di capitale per poi valutare nelle sedi competenti. La valutazione, in rispetto alle regole della Fondazione dovrà essere analizzata dalla Deputazione amministratrice ma dovrà essere informata anche la Deputazione generale.