Buone notizie per Siena e la sua banca, il Monte dei Paschi. Dopo mesi travagliati l’istituto sembra aver imboccato infatti l’uscita dal tunnel.
La Consob ha fornito la sua approvazione circa il prospetto inerente l’aumento di capitale per massimo tre miliardi deliberato dall’assemblea straordinaria di Mps durante lo scorso 16 aprile 2015.
Può dunque essere avviata l’operazione per rinvigorire il patrimonio come aveva voluto la Bce, che durante gli ultimi giorni ha provocato ingenti perdite sul mercato per il titolo del Monte dei Paschi che ha chiuso a 9,38 euro, con un ribasso del 22% in dieci giorni. Il Consiglio di amministrazione a tarda sera ha indicato in il prezzo dell’offerta in 1,17 euro ad azione (il valore in Borsa), pari a uno sconto di circa il 38,9% rispetto al Terp (prezzo teorico dopo il diritto di opzione). Più alto rispetto a quello praticato lo scorso anno quando la ricapitalizzazione fu di 5 mld e lo sconto del 35%. Il tutto con un voto “assolutamente unanime” del cda, hanno assicurato il presidente Alessandro Profumo e l’ad Fabrizio Viola uscendo dopo le 22 da Rocca Salimbeni, a Siena.
L’inizio dell’offerta è previsto il 25 maggio. In particolare, è previsto che i diritti di opzione, validi per la sottoscrizione di azioni Mps di nuova emissione, saranno esercitabili dal 25 maggio al 12 giugno. I diritti di opzione saranno oltretutto negoziabili in Borsa dal 25 maggio 2015 al 8 giugno 2015. Entro il mese successivo alla conclusione del periodo di offerta, i diritti di opzione non esercitati saranno proposti in Borsa per almeno cinque giorni di mercato aperto, salvo che non siano stati integralmente venduti.
Si sta concludendo, dunque, un periodo doloroso per l’istituto di Rocca Salimbeni uscito molto male dagli stress test proposti dall’Eurotower. Ora, non rimane che attendere l’esito delle prossime mosse.