Secondo il Barometro Crif il trend positivo prosegue da luglio e nel primo trimestre dell’anno le richieste sono aumentate del 10% rispetto al 2013, il confronto sugli anni precedenti resta però negativo: -47,9% sul 2011
Il prezzo delle case continua a scendere (-5,6% rispetto al 2012), al pari delle compravendite (-9,2%); ma il mercato dà qualche modesto segnale di ripresa. Se non altro per quel che concerne l’interesse delle famiglia all’acquisto. Secondo il Barometro Crif, infatti, aumentano le richieste di mutui delle famiglie italiane con la domanda che fa registrare un +10% a marzo rispetto allo stesso periodo del 2013. Nel primo trimestre, invece, l’aumento è stato del 9,6% annuo.
> Accendere un mutuo, la scelta tra variabile e fisso
Se il mercato dà qualche piccolo segnale di ripresa, la strada per ritornare alla “normalità” e nello specifico all’accesso al credito, rimane ancora lunga. I dati dei primi tre mesi del 2014, se confrontati al 2012, rivelano una riduzione del 2,2% che sale al 47,9% sul 2011 che era stato in linea con il 2010 e il 2009. La fiacca ripresa prosegue da luglio, ma i volumi sono ancora quasi dimezzati rispetto agli anni precedenti. L’importo medio richiesto si attesta a 123.331 euro a marzo (il valore più contenuto dall’inizio delle rilevazioni del Barometro) e a 124.778 euro nel triemstre (contro i 127.621 del primo trimestre del 2013).
Per quel che riguarda la distribuzione delle richieste di mutuo in funzione dell’importo, invece, si dimostra la propensione delle famiglie italiane verso le fasce più basse: nel I trimestre dell’anno la classe predominante è stata quella fino a 75mila euro. “La
ripresa della domanda di mutui che si è consolidata negli ultimi 3 trimestri è sintomatica della crescente fiducia da parte delle famiglie, dopo un biennio in cui il mercato aveva di fatto toccato il fondo” spiega il Crif.