Il Tribunale di Firenze ha stabilito che il mutuo concesso dall’intermediario finanziario che sia superiore all’80% del valore dell’immobile può essere considerato nullo. Ecco una svolta importante nel settore dei mutui immobiliari.
Fino a questo momento abbiamo detto che la percentuale di mutuo finanziata dipende in larga parte dal reddito del richiedente. Abbiamo anche parlato della moratoria sui mutui che ha un costo ma è anche uno dei sistemi che il governo ha per incoraggiare gli acquisti immobiliari dei giovani e di chi ha un lavoro non molto stabile.
Abbiamo anche spiegato che una recente ricerca ha detto che gli italiani hanno promosso gli intermediari finanziari perché questi professionisti s’interfacciano con le banche e garantiscono il superamento dei piccoli ostacoli più comuni alla concessione del credito. Eppure capita che con gli intermediari finanziari si ottengano prestiti che adesso sono da considerarsi nulli.
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L’ordinanza del Tribunale di Firenze che ritiene nulli i mutui che superano l’80% del valore ipotecario dell’immobile, rischia di essere usata come esempio in altri casi mettendo definitivamente alla gogna i mutui al 100% che comunque nel nostro ordinamento bancario erano rari.
I giudici toscani hanno spiegato che l’importo del mutuo deve essere calcolato sul valore ipotecario o cauzionale dell’immobile e non sul valore di mercato al momento dell’acquisto. Questo non per capriccio ma per via di una direttiva comunitaria che dice che il valore di un immobile:
“è determinato in base a un prudente apprezzamento della futura negoziabilità dell’immobile stesso, tenuto conto degli aspetti durevoli a lungo termine dell’immobile, delle condizioni normali e locali del mercato, dell’uso corrente dell’immobile e dei suoi appropriati usi alternativi”.