Le vendite al dettaglio negli Stati Uniti sono considerate quasi alla stregua del sentiment del consumatori, utili a capire che aria tira tra chi, alla fine, deve mettere in circolo i famosi dollari. Il risultato delle rilevazioni di giugno, però, non è confortante visto che i report sono al di sotto delle attese.
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Gli analisti finanziari avevano effettuato delle stime troppo ottimistiche mentre nella realtà il risultato è stato peggiore del previsto. Su base mensile, infatti, le vendite al dettaglio di giugno sono cresciute soltanto dello 0,4 per cento mentre a maggio la crescita era stata dello 0,5 per cento dopo una revisione a ribasso dallo 0,6 per cento.
►PIL cinese in ribasso dopo il secondo trimestre
Per il mese di giugno si prevedeva quindi il passaggio verso il +0,8% delle vendite. Le stime ottimistiche sono legate anche alla pubblicazione dell’indice Empire Manufacturing che per il mese in corso è cresciuto dai 7,84 ai 9,46 punti base del mese di giugno. Il dato, in questo caso specifico, è anche superiore alle attese.
Intanto, però, sul dollaro americano che era stato al centro di numerosi rialzi, si sono scatenate le vendite. Il tasso di cambio tra euro e dollaro è salito fino a quota 1,3054, mentre in ribasso ci sono il cambio tra sterlina e dollaro e quello tra dollaro e yen.