La situazione economica negli Stati Uniti è diversa da quella europea. La crescita è più alta di quella europea, che ha previsioni più deboli, e il tasso di disoccupazione è più o meno la metà. La caduta del tasso di disoccupazione negli Stati Uniti aumenta le speranze per gli aumenti salariali entro fine anno.
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Con il tasso di disoccupazione destinato a scendere vicino ai livelli pre recessione entro la fine del 2014 potrebbe essere l’anno del rilancio. Per milioni di lavoratori il reddito familiare mediano è sceso del 6,4% dal picco del 2007.
La questione è se questa possibilità si presenterà quest’anno. Nella posizione più forte sono i lavoratori con qualifiche scarse che lavorano nelle città e industrie, dove la quasi piena occupazione arriverà entro la fine dell’anno. La disoccupazione, ora al 6,7%, potrebbe essere minore del 6% entro dicembre. Escludendo i lavoratori disoccupati da oltre sei mesi, la disoccupazione è solo del 4,2%. In alcune città c’è già in una carenza di manodopera e in alcuni Stati la disoccupazione sarà al 5 % entro l’anno.
Alcuni effetti sono visibili. Un sondaggio della Federal Reserve di questo mese ha riportato moderate pressioni salariali in alcune città e segnalazioni di aumenti retributivi.
I tassi di disoccupazione in luoghi duramente colpiti dalla recessione sono ben al di sotto della media nazionale. Gran parte della Florida ha una disoccupazione del 6,3% o minore. A livello nazionale, 155 delle 372 aree metropolitane sono al 6% meno, probabilmente per avvicinarsi al 5% entro la fine dell’anno.