La crisi, prima o poi, arriva per tutti i settori e nonostante s’insista nella preparazione dell’Expo 2015 che attirerà moltissimi turisti nel nostro paese tra meno di 200 giorni, si devono fare i conti anche con eventi depennati dal calendario, come l’EIRE.
L’EIRE, fino a giugno dell’anno scorso, era un appuntamento fisso per gli operatori del settore immobiliare che da tutta Italia e dal resto del mondo, confluivano a Milano per partecipare all’evento, una fiera dedicata all’immobiliare italiano. EIRE sta per Expo Italia Real Estate.
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Già l’anno scorso, per via della crisi, ma anche per via della concorrenza con l’altro expo, si è annunciata la débacle del 2015, si è detto cioè che la manifestazione non ci sarebbe stata. Fino ad ottobre non c’erano state conferme di questa voce ma poi è arrivata la notizia confermata da Monitorimmobiliare che, in un’intervista ad Antonio Intiglietta, spiga che l’EIRE dovrà essere rilanciato ma non nel 2015.
Intaglietta, dopo la manifestazione del 2014, aveva già detto che gli operatori del settore avevano fatto mancare il loro appoggio, non si erano esposti in prima persona per contribuire alla prosecuzione dell’evento. Le motivazioni della chiusura dell’evento, quindi, sono senz’altro di natura economica ma anche di natura professionale e ideologica: manca un progetto comune per il settore immobiliare, manca una visione d’insieme di un settore che potrebbe essere insieme alla nautica, il motore del paese.
Il mercato immobiliare italiano è già tenuto d’occhio dagli investitori stranieri e in tal senso sarebbe potuto essere il grande protagonista di questa ripresa tanto annunciato. Invece Intiglietta, senza nascondere il suo dispiacere, deve fare i conti con l’esclusione dell’evento dall’EXPO 2015, con una perdita di visibilità, con l’assenza di manager e imprenditori che siano disponibili a rischiare ed investire nel mercato tricolore.