Il roaming dell’UE ha una data di fine, il 15 giugno 2017. In questa data le chiamate, i messaggi e il traffico dati costerà come nel proprio paese di provenienza anche quando si andrà all’estero. Una decisione storica che rivoluzione il settore delle telecomunicazioni.
A partire dal 15 giugno 2015 nell’UE non ci saranno più costi aggiuntivi per chi chiama, manda SMS e naviga su internet nel territorio europeo. Una decisione che per prima cosa incide sulla concorrenza nelle telecomunicazioni. Ogni cittadino con un contratto telefonico di una società europea pagherà quello che paga nel suo paese anche altrove.
> Il roaming sarà abolito e c’è un accordo
Ci saranno dei limiti in questa liberalizzazione che per ora non sono stati dettagliati. La fine del roaming, in generale, è stata il frutto di un compromesso tra Commissione UE, Parlamento Europeo e Consiglio dell’Unione Europea dopo diversi anni di tira e molla. C’erano stati anche dei ripensamenti ma adesso l’accordo definitivo è stato ratificato.
Cos’è successo nel frattempo alle tariffe? I prezzi per le chiamate, gli SMS e la navigazione dati all’estero sono diminuiti dell’80 per cento rispetto al 2007. Particolare attenzione è stata dedicata al costo dei download, con una riduzione che in otto anni è stata del 91 per cento per i clienti dei vari operatori.
E le tariffe subiranno un’ulteriore riduzione. Per le telefonate, per esempio gli operatori potranno aggiungere un sovrapprezzo massimo di 5 centesimi al minuto, per gli SMS il rincaro massimo è di 2 centesimi di euro. La navigazione potrà costare 5 centesimi in più per megabyte. Rispetto alle tariffe attuali ci sarà una riduzione ulteriore del 75%.