La notizia che ieri sera ha scosso i mercati dopo una trepidante attesa è stata data nel momento in cui si annunciava l’inizio del tapering, cioè il piano di riduzione degli acquisti di bond da parte della Federal Reserve.
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Oggi le valute sono naturalmente diminuite nei confronti del dollaro Usa, come ci indica l’analisi di Vincenzo Longo Market strategist di IG ” Dollaro statunitense in gran spolvero nelle ultime ore verso quasi tutte le valute mondiali in scia alla decisione della Federal Reserve di dare avvio al tapering a gennaio, con una riduzione di acquisti di Treasury e MBS per 10 miliardi di dollari al mese. Era un evento molto atteso che però non ha avuto le ripercussioni temute, soprattutto sui mercati azionari. I meriti vanno tutti a Bernanke che già nelle ultime apparizioni aveva sottolineato che tapering non vuol dire tightening (rialzo dei tassi di riferimento), riducendo le tensioni che si erano venute a creare nelle ultime settimane.
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Mercati azionari a parte, le altre asset class si sono mosse in linea con le attese, a partire dalle valute, con il dollaro in recupero. Sul fronte bond, i rendimenti sui Treasury sono saliti e quello sul decennale viaggia ora sui massimi da settembre al 2,95%, mentre tra le commodity, l’oro è in forte ribasso e sta mettendo pressione ai 1.200 dollari/oncia. Tra le valute in particolare, si registrano forti pressioni rialziste del dollaro Usa vs le divise emergenti che potrebbero deprezzarsi velocemente man mano che il tapering ridurrà l’afflusso di capitali verso quei Paesi.