Il report sulla congiuntura economica pubblicato oggi dall’associazione degli industriali mette in luce come nel paese stiano ancora calando gli ordinativi alle industrie, ormai ai minimi storici. Un fattore, questo, che pesa molto sulle industrie che vedono di fronte a lor un futuro nero nel quale, molto probabilmente, si dovrà ricorrere alla cassa integrazione o ai licenziamenti.
I dati di Confindustria ci rivelano un’Italia dove i disoccupati sono quasi tre milioni: anche se il numero dei senza lavoro è leggermente sceso a febbraio, questo calo non riesce a compensare il grande balzo (+3,8%) registrato all’inizio dell’anno.
Stessi dati anche per la Banca d’Italia che nel suo bollettino mensile evidenzia come le richieste di cassa integrazione siano aumentate del 12% nei primi 3 mesi dell’anno, con una distribuzione omogenea su tutto il paese. Un dato che conferma il trend negativo già registrato nell’ultimo trimestre del 2012 che, secondo gli esperti di Palazzo Koch, è dovuto alla contrazione del comparto edile, in misura maggiore, e del comparto industriale.
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Il piccolo aumento del settore del terziario, infatti, non è riuscito a compensare questa forte diminuzione degli occupati.