Il Parlamento italiano ha recentemente imposto nuovi vincoli alle modalità e alle procedure fino ad oggi utilizzate da Equitalia, la società di recupero crediti che lavora in collaborazione con l’ Agenzia delle Entrate, per la riscossione dei debiti maturati dai contribuenti.
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Le principali novità arrivano dalla conversione in legge del Decreto del Fare e una di queste riguarda più da vicino le espropriazioni. Fino ad oggi le eventuali espropriazioni da parte di Equitalia non potevano in ogni caso essere applicate a:
- l’ unica casa di proprietà – a meno che non si trattasse di una abitazione di lusso
- gli altri immobili di proprietà
qualora il debito maturato dal contribuente fosse inferiore ai 120 mila euro.
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Il Decreto del Fare ha invece esteso questa tutela anche ai cosiddetti beni essenziali. Ma in che cosa consistono in realtà i beni essenziali? Su questo punto della norma ancora non si ha una espressione definitiva. Il problema, tuttavia, è in fase di risoluzione.
Camera e Senato hanno infatti affidato al Ministero dell’ Economia e all’ Agenzia delle Entrate il mandato di chiarire al più presto che cosa si intenda per beni essenziali, in modo tale che questa nuova tutela per i contribuenti possa trovare applicazione.