Anche dopo il dato negativo del Pil non è prevista nessuna manovra correttiva dei conti pubblici per il 2014.
Lo ha confermato il presidente del Consiglio Matteo Renzi che in un’intervista rilasciata al Messaggero ha spiegato che “questo dato della crescita evidentemente ha una ricaduta in termini di costruzione del bilancio che però – ha garantito – sostanzialmente è azzerata dal risparmio che abbiamo sui titoli di Stato: più o meno stiamo lì”. “Quindi non esiste un problema economico. E questo è il motivo per cui non c’è una manovra in vista”.
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Renzi ha rilevato che “siamo partiti che avevamo lo spread a 200 e da una situazione di Pil a -1,8, quelli sì che erano dati negativi. Oggi siamo a un Pil che è a -0,3 mentre ci aspettavamo più o meno un +0,5 per chiudere allo 0,8%. Riusciremo a vedere dei segnali positivi? È presto per dirlo. Però il punto centrale per noi – ha ribadito – è non toccare minimamente la manovra di bilancio di quest’anno, a proposito della quale ricordo che abbiamo fatto un taglio delle tasse”.
“Per la prima volta, ripeto, si sono tagliate le tasse. Ancora non se ne vedono i risultati? Questi dati vanno fino a giugno: comprendono appena un mese di bonus e l’abbassamento dell’Irap neppure c’era. I famosi 80 euro valgono per un sesto appena”.
Renzi dice che “il dato è negativo, certo. Bene: vuol dire che noi lavoreremo di più. La grande chance – ne è convinto il premier – è trasformare questo numero in occasione di accelerazione delle riforme. I collaboratori qui a palazzo Chigi e i parlamentari giustamente mi dicono: Matteo, ma stiamo già correndo tanto!”