Sarà un’estate povera in termini di svago e non solo. Il turismo continua ad andare male e c’è chi prevede una flessione del 7% di arrivi e presenze. Sarà, stando a un’indagine svolta da Trademark Italia, una contrazione non “a macchie” come nel 2012, bensì un regolare alternarsi di alti e bassi che indurrà i gestori a ridurre il personale stagionale.
In altri termini, in vacanza andranno 5,4 milioni di italiani in meno, con una perdita di 2,7 miliardi di euro di guadagni per il comparto.
Solo un italiano su 5 ha già bene in mente dove andrà
Il quadro che emerge dall’indagine è molto triste: a fine estate l’Italia farà registrare incredibili perdite di giro d’affari e di posti di lavoro.
Lo studio, dichiara che l’Italia è “avvitata” su se stessa, diffidente, decisa a risparmiare, a ridurre i budget di spesa, a contrarre le giornate di vacanza e tagliare lo shopping turistico.
Il dato più grave concerne il numero delle persone che hanno già deciso dove e quando andare in vacanza: sono solo il 22%, mentre il 23,5% del campione prevede di partire, ma non ha ancora stabilito dove e quando.
Più della metà di coloro che sono stati coinvolti nel sondaggio non si è ancora posta la questione-vacanze. Tuttavia, c’è chi sta pensando di rinunciare o ridurre in maniera drastica il tempo del soggiorno.
La maggioranza, invece, ha negato la necessità di un periodo di riposo e ‘rigenerazione’. In conclusione, l’indagine afferma che circa 5,4 milioni di italiani in meno rispetto al 2012 si presenteranno sul mercato delle vacanze facendo perdere all’industria del turismo 2,7 miliardi di euro di ricavi lordi. Un dato che peserà negativamente anche sull’occupazione stagionale che scenderò di 250/300mila unità.