Scenario grafico senza sostanziali variazioni per il Nikkei che termina la seduta in territorio negativo a quota 14404,99 con un calo dello 0,97%. I prezzi oscillano infatti a ridosso di area 14500, rinviando per il momento un nuovo confronto con la resistenza a 15100 circa. Solo una vittoria su questo ostacolo permetterebbe infatti di rilanciare le prospettive di crescita in direzione di 15500 e più in alto di area 15700 (gap ribassista del 24 gennaio).
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Il requisito fondamentale per conservare intatta la possibilità di vedere realizzato uno scenario rialzista è rappresentato dalla tenuta di area 13900. Sotto questo riferimento il quadro grafico rialzista verrebbe definitivamente compromesso spianando la strada verso 13613, per la ricopertura del gap rialzista del 3 settembre, poi verso area 13200, spiega Fta On line preludendo infine all’affondo sui minimi di giugno, a 12415 punti. Seduta positiva anche per il Topix che ha terminato la seduta a 1164,90 punti (-0,76%). Non molte le notizie sul versante macroeconomico: la Bank of Japan ha reso noto questa mattina il dato relativo all’Indice CSP (Corporate Services Price Index) che misura l’indice di inflazione cui sono esposte le aziende quando acquistano servizi.
Il dato di marzo si e’ attestato a 97,1 punti facendo segnare un incremento dello 0,7% su base annuale, in linea con la rilevazione precedente. Le attese degli analisti erano fissate su un progresso pari allo 0,8%. Il Ministero delle Finanze giapponese ha annu nciato di aver collocato 2478,6 mld yen in titoli a 2 anni. Il rendimento del JGB e’ salito dallo 0,082% allo 0,089%. Le richieste hanno superato il quantitativo offerto di 5,90 volte, contro le 6,58 dell’asta del 27 marzo. Sul fronte societario tra gli investitori rimane la cautela in attesa degli utili societari, ma anche l’incertezza derivante dall’impatto economico che l’aumento dell’imposta su beni e servizi potrà avere sull’economia del Paese.