Bel rialzo per il Nikkei nell’ultima seduta della settimana archiviata a quota 15097 (+0,83%) dopo un avvio in sordina. Dopo aver trascorso buona parte della settimana a consolidare il rialzo messo a segno dai minimi del mese precedente l’indice è dunque tornato a salire con forza attestandosi nuovamente al di sopra dei 15000 punti, mostrandosi pronto per lasciarsi definitivamente alle spalle area 15100.
Il superamento di tale ostacolo rafforzerebbe l’ipotesi sostenut a nei giorni scorsi secondo la quale dopo una temporanea pausa di consolidamento necessaria per accumulare energie fresche, i prezzi sarebbero tornati a salire nel tentativo di avvicinarsi ai record di fine dicembre in area 16300, con un primo obiettivo nel breve periodo posto sulla resistenza intermedia a 15400 circa riporta Fta Online. Discese sotto 14700 invece fiaccherebbero la ripresa prospettando un ulteriore affondo sui sostegni strategici presenti nei dintorni di quota 14000.Positivo anche il Topix che ha terminato la seduta a 1243,97 punti (+0,50%). Sul versante macroeconomico, la Bank of Japan ha confermato i tassi di interesse ai minimi storici, nel range compreso tra lo 0,00% e lo 0,10%, mantenendo invariato il programma di acquisto di titoli del debito pubblico in un range di 60-70 triliardi di yen all’anno.
> Nikkey, ancora debole l’indice della Borsa Giapponese
Il Ministero dell’Economia, del Commercio e dell’Industria giapponese ha comunicato questa mattina il dato finale sulla Produzione Industriale di aprile. L’indice e’ diminuito del 2,8% rispetto al mese precedente, risultando inferiore alle attese pari a -2,5%. Su base annuale il dato ha fatto segnare un aumento del 3,8%, mentre la capacità di utilizzazione degli impianti è scesa del 2,2%. A marzo si era invece registrato un incremento dello 0,4%. In Cina la produzione industriale nel mese di maggio è cresciuta del +8,8% contro l’8,7% del mese precedente, risultando in linea con le attese. In Cina le vendite al dettaglio nel mese di maggio sono cresciute del +12,5% rispetto allo stesso periodo del 2013, superiore solo di poco al 12,1% atteso dagli economisti. Il mese precedente il dato era risultato pari a +11,9% a/a. Sul fronte societario spicca la performance positiva di Inpex Corp (+4,54%) dopo l’ennesimo rialzo dei prezzi del petrolio sui timori che l’escalation del conflitto in Iraq possa interrompere la fornitura di secondo produttore dell’OPEC.