Tentativo di rimbalzo per il Nikkei che termina la seduta a 14417,68 punti, facendo segnare un progresso del 3,01%. La reazione, pur permettendo la ricopertura del gap ribassista dell’11 aprile a 14235 circa, non basta tuttavia a cancellare i forti ribassi visti di recente che hanno spinto l’indice Nikkey in area 13900/14000 punti, ultimo appiglio al quale aggrapparsi per scongiurare il rischio di inversione della tendenza. In questo punto si colloca infatti il 61,8% di r itracciamento del rialzo partito lo scorso giugno spiega Fta On line. Sotto questo riferimento il quadro grafico rialzista del Nikkey verrebbe definitivamente compromesso spianando la strada verso 13613, per la ricopertura del gap rialzista del 3 settembre, poi verso area 13200, preludendo infine all’affondo sui minimi di giugno, a 12415 punti.
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L’indice Nikkey giapponese dovrà pertanto compiere uno sforzo notevole per risalire la china e riuscire a spingersi oltre la media mobile a 100 giorni a 15100, gettando così le basi per il test di 15500 e più in alto di area 15700 (gap ribassista del 24 gennaio). Rimbalza anche il Topix che ha terminato la seduta a 1166,55 punti (+2,68%).
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Molte le notizie sul versante macroeconomico: in Cina l’Ufficio Nazionale di Statistica ha annunciato che il PIL del primo trimestre 2014 ha mostrato una crescita del 7,4% su base annua, in linea con le attese ma inferiore alla rilevazione del quarto trimestre 2013 pari al +7,7% a/a. Il Ministero del Commercio cinese ha reso noto che gli investimenti diretti esteri in Cina sono aumentati del 17,6% nei primi tre mesi dell’anno rispetto ad un anno fa, al di sotto del 17,9% rilevato il mese precedente.