Seduta positiva per il Nikkei che termina la seduta a 14946,32 punti, in crescita dell’1,04%, nel tentativo di uscire dalla fase di incertezza vista nel corso delle ultime settimane. L’indice giapponese dovrà tuttavia mostrare la grinta necessaria per lasciarsi definitivamente alle spalle i 15000 punti, una resistenza oltre la quale sarebbe lecito ipotizzare il riavvicinamento a 16000 punti ed un allungo verso 16320, record di fine dicembre 2013. La mancata rottura di area 15000, seguita dal cedimento del supporto offerto in area 14200 dai minimi delle ultime due settimane, metterebbe in seria discussione le prospettive di ripresa dell’indice.
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Se poi i prezzi dovessero scendere anche al di sotto del supporto critico dei 14000 punti, dove si colloca il 61,8% di ritracciamento del rialzo partito lo scorso giugno,spiega Fta On Line verrebbero create le premesse per un affondo fino a 13613, per la copertura del gap rialzista del 3 settembre, preludendo ad un approfondimento fino ai minimi di giugno 2013 a 12415. Poco sopra la parità il Topix che ha terminato la seduta a 1211,36 punti (+0,59%).
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La Bank of Japan ha comunicato che la base monetaria giapponese, che misura il valore di tutte le valute e delle attività liquide detenute dallo Stato, si è attestata a marzo al 54,8% su base annuale, dal 55,7% del mese precedente, in lieve calo e al di sotto delle attese degli economisti che avevano stim ato un incremento del 60,2% rispetto allo stesso periodo del 2013. Sul fronte societario i titoli dell’export beneficiano di uno yen debole contro il dollaro: Canon guadagna l’1,01%, Pioneer il 2,71% e Panasonic l’1.25%. Mitsubishi Motors ha guadagnato il 4,80% dopo la pubblicazione dei dati sulle vendite di automobili nel Nord America, cresciute a marzo del 70%. Positive le altre principali piazze asiatiche: Seoul guadagna lo 0,26%, a Hong Kong l’Hang Seng sale dello 0,22%. In verde anche la borsa di Shanghai con l’indice che guadagna lo 0,64%