Il mercato immobiliare si sta riprendendo ma non è ancora chiaro quale sarà l’andamento della ripresa. L’immobiliare infatti è “a fine ciclo” e questo vuol dire che della fasce ascendente non si conosce ancora la curva. Ecco i dati dell’Osservatorio 2015.
Secondo Nomisma le prospettive per il 2015 sono molto interessanti perché l’anno dovrebbe chiudersi con un numero di transazioni di immobili residenziali pari a 468 mia unità. In pratica ci sarà il 12% in più di transazioni rispetto all’anno appena concluso.
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Dal 2016 si potrebbe anche tornare a quota 500 mila sancendo la definitiva ripresa del mercato. Sono buone notizie ed è chiaro che siamo con la crisi alle spalle, ma i segnali che arrivano dal settore immobiliare devono far ben sperare anche per gli altri settori collegati. In primo luogo quello dei mutui che dovrebbero crescere del 20% e non solo per merito di surroghe e sostituzioni. La quota di acquisti immobiliari fatti tramite mutuo bancario dovrebbe crescere dopo la battuta d’arresto degli anni scorsi.
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Cambiamenti, naturalmente, anche sul versante prezzi. Se nel 2014 il calo dei costi degli immobili residenziali è stato del 5,6% rispetto all’anno precedente, per il 2015 si dovrebbe registrare una contrazione del 2,9%. Poi nel 2016 ci potrebbe essere finalmente la tanto agognata ripresa con l’amento dei prezzi un po’ dappertutto ma soprattutto in alcune grandi città come Milano, Genova, Bologna e Torino.
In realtà, poi, saranno le città di medie dimensioni a trainare la ripresa degli scambi immobiliari residenziali visto che in questi anni, anche se con tutte le eccezioni del caso, sono le città che hanno resistito meglio alla crisi.