Il termine ultimo per l’approvazione del decreto legge per lo sblocco del pagamento dei debiti della pubblica amministrazione verso imprese, aziende e professionisti è fissato per la fine di questa settimana.
Il decreto è stato approvato questa mattina dal Senato, ma il testo ha subito delle importanti modifiche, che arrivano dopo gli emendamenti proposti ed approvati la scorsa settimana quando il decreto è stato revisionato dalla Camera.
► Approvato al Senato il decreto legge per lo sblocco dei pagamenti delle PA
Ora, prima di essere convertito in legge, il decreto per lo sblocco dei debiti delle pubbliche amministrazioni, dovrà passare per Montecitorio dove si dovrà decidere che fare delle ulteriori modifiche e poi giungere al testo definitivo.
Le novità introdotte dal Senato al Decreto Legge per lo sblocco dei pagamenti delle Pubbliche Amministrazioni
Platea più ampia per la compensazione dei debiti: saranno compensati tutti i debiti tributari iscritti a ruolo entro il 31 dicembre, allungando così di 8 mesi la scadenza per la registrazione, fissata dal testo precedente ad aprile.
Proroga per la chiusura dei bilanci preventivi dei Comuni: la scadenza è stata prorogata al 30 settembre, prima era stata fissata al 30 giugno.
Estensione degli incentivi statali per le Regioni: il Patto Verticale è stato esteso fino al 2014. Provincie e Comuni avranno così la possibilità di rimodellare gli obiettivo del patto di stabilità interno con maggiore flessibilità.
Comunicazioni telematiche: la pubblica amministrazione dovrà comunicare ai creditori la data e l’importo esatto del pagamento del debito entro il 30 giugno e solo tramite posta elettronica certificata.
► Le novità del decreto legge sui debiti delle pubbliche amministrazioni
Convenzione Abi-Governo per il monitoraggio della destinazione della liquidità proveniente dal pagamento dei debiti.
30 giorni di tempo per saldare i debiti pagati con anticipazioni: le amministrazioni avranno l’obbligo di estinguere i debiti pagati con anticipazione di liquidità entro e non oltre 30 giorni dalla data dell’anticipazione.
Patto si stabilità più morbido per gli enti virtuosi: gli enti che sforeranno i limiti del patto di stabilità per il pagamento dei debiti andranno incontro a sanzioni meno severe.
Stato garante dei debiti maturati fino al 2012: in questo modo si potrà procedere più velocemente al pagamento dell’intero stock del debito.
Taglio dei fondi per le imprese per il finanziamento dei Comuni che hanno avuto tagli di risorse a causa dell’Imu: si tratta di circa 400 milioni di euro.
Stop all’Imu su immobili categoria D: impianti sportivi, teatri e capannoni di proprietà dei comuni non saranno soggetti all’Imu.
Tagli: al fine di reperire la liquidità necessaria la pagamento dei debiti saranno tagliati i fondi dei ministeri dell’Economia, del Lavoro e degli Affari esteri, il fondo per gli interventi strutturali di politica economica, i fondi per l’editoria e le risorse anche per le fonti rinnovabili.
Sono invece stati esclusi dai tagli previsti dal testo del decreto legge la scuola, la ricerca, l’Expo 2015 e i fondi per la cooperazione internazionale, anche se sono state introdotte delle riduzioni per le indennità di servizio all’estero per il personale delle ambasciate.
► Gli otto miliardi della fine della procedure di deficit devono andare alle imprese
Crediti certificabili anche per i professionisti.
Società in house: questo tipo di società potranno utilizzare la liquidità che arriva dal pagamento dei loro crediti per pagare quelli che hanno accumulato a loro volta verso imprese e professionisti.
Proroga per Equitalia: le amministrazioni potranno rivolgersi ad Equitalia per la riscossione delle imposte, compresa la Tares, fino al 1 gennaio 2014, termine entro il quale dovranno rendersi autonome.