Il fisco batte cassa e lo fa partendo dal CUD che lancia la stagione fiscale 2013. Poi sarà la volta del 730 e infine del modello Unico, tanto per citare i modelli di dichiarazione più comuni nel nostro paese. Insieme all’imposta sul reddito delle persone fisiche, alcuni contribuenti dovranno provvedere anche al pagamento dei contributi previdenziali.
►Il promoter non è da considerare un collaboratore
Una recente circolare dell’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale, ha fatto chiarezza sulle aliquote da riferire alla Gestione Separata, una cassa alla quale generalmente sono iscritti sia i lavoratori parasubordinati, sia gli autonomi con partita IVA che non hanno una cassa professionale di riferimento.
►Fisco e INPS uniti contro l’evasione
La circolare INPS da spulciare per avere la conferma di quanto stiamo per scrivere è la numero 27 del 12 febbraio 2013 dove si spiega che l’aliquota contributiva per gli iscritti alla Gestione Separata come lavoratori parasubordinati è stata aumentata al 20% mentre resta uguale quella per i lavoratori autonomi al 27,72%. In questa percentuale è compreso anche il contributo per la tutela della maternità, gli assegni famigliari, la malattia e la degenza ospedaliera, pari allo 0,72%.
►Cosa cambia con l’aumento dell’IVA nel nostro Paese
Le aliquote indicate, chiaramente, corrispondono anche ad un massimale a un minimale di reddito. Il limite massimo per il 2013 è fissato a 99.034,00 euro, mentre il limite minimo è di 15.357,oo euro. I contributi, ripartiti in base al contratto, tra committente e collaboratore, devono essere pagati tramite il modello F24.