Il sistema sarà connesso con il comando della Polizia municipale della città, che allestirà una sala operativa. Un’altra sala sarà disposta nella Capitaneria di Porto e sarà ripristinato il collegamento con tutte le forze dell’ordine. L’interconnessione faciliterà e renderà più efficaci gli interventi in caso di bisogno. Il sistema di videosorveglianza potrà registrare e archiviare le immagini. Questo servirà per eventuali indagini, così da ricostruire incidenti marini. Il monitoraggio, inoltre, a detta del Comune potrebbe essere presto ampliato nel secondo seno del Mar Piccolo. Le telecamere fisse sono Multimegapixel e termiche, non necessitano di luce, possono operare di notte e in qualsiasi condizione, ovvero anche se c’è nebbia, foschia, fumo o polvere.
In passato, nel Mar Piccolo si sono verificati diversi sversamenti di sostanze nocive. Ma è anche accaduto che mitilicoltori abusivi abbiano cercato di prelevare, per poi metterle in vendita, le cozze prodotte dagli allevamenti ittici. A causa dell’inquinamento riscontrato, Pcb e diossine soprattutto, da tempo il primo seno di Mar Piccolo è precluso alla coltivazione dei mitili dalle autorità sanitarie, tant’è che alcuni vivai sono stati trasferiti in Mar Grande in acque non contaminate.