L’Imposta Municipale sugli Immobili è sicuramente una delle tasse più odiate dagli italiani e il governo, quasi a voler aumentare il potere d’acquisto delle famiglie nella stagione estiva, aveva pensato di rimandare il pagamento della rata dell’IMU di giugno.
Uno slittamento fiscale che non poteva non essere accompagnato da una revisione relativa all’imposta. Proprio prima di Ferragosto, quindi, è arrivato il ragionamento del ministro dell’Economia Fabrizio Saccomanni che ha detto di essere perplesso sull’abolizione della tassa sulla prima casa, ma ha spiegato di avere in serbo almeno nove ipotesi.
►Il discorso sull’IMU degli immobili della Chiesa
L’abolizione dell’IMU sulla prima casa, secondo le stime del governo, vale circa 4 miliardi per lo Stato e non averli in cassa, questi soldi, potrebbe voler dire una condanna alla regressione economica. Tra l’altro dell’abolizione dell’IMU trarrebbero vantaggio soprattutto i più ricchi, quelli che hanno più di una proprietà.
►Si discute ancora di modifica dell’IMU
Un’altra ipotesi, molto gettonata, è l’abolizione della rata di giugno dell’IMU, che toglierebbe dalle casse dello Stato circa 2,4 miliardi di euro. Un gettito importante che però non scoraggia i sostenitori della seconda ipotesi. Sul sito del ministero è possibile prendere visione di tutte le proposte.
Saccomanni, per esempio, valuta l’opportunità di rendere deducibile la tassa per le imprese. In questo modo infatti si perderebbero “soltanto” 1,2 miliardi di euro.