Anche se una recente ricerca ha dimostrato che il 40% dei sinistri e molte richieste di rimborso riguardano incidenti fatti durante le manovre, per esempio nei parcheggi e in retromarcia, l’eccesso di velocità, oltre i limiti consentiti, resta pericoloso per l’automobilista indisciplinato e per gli altri automobilisti in marcia. E a livello economico?
C’è una sentenza del tribunale di Alessandria che potrebbe cambiare oggi le regole delle multe per eccesso di velocità rendendole meno contestabili e quindi garantendo un maggiore introito economico alle amministrazioni locali.
Il tribunale di Alessandria, infatti ha aperto la strada alle multe per eccesso di velocità notificate anche con un verbale senza fotografia. Le multe fatte tramite autovelox o tutor in autostrada, fino a questo momento hanno richiesto la foto come prova dell’infrazione.
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Tutor e autovelox in genere inviano la foto scattata nel momento in cui ritengono ci sia stata un’infrazione, insieme al verbale della multa. Se non c’è il fotogramma che immortala l’infrazione, fino a questo momento, le multe contestate sono state annullate.
Il tribunale di Alessandria, invece, analizzando un caso particolare, quello di una ditta genovese multata perché una delle sue vetture è stata pescata a superare i limiti di velocità in autostrada, ha spiegato che rispetto alle foto ci sono dei paletti legati alla privacy che non sempre consentono di fare foto, comunque consentono di mettere agli atti le foto soltanto su esplicita richiesta del multato.
Anche se le sentenze del giudice di pace non possono essere usate come base per le analogie, niente impedisce ai giudici di far riferimento alla giurisprudenza passata.