Rupert Murdoch ha sempre un’alternativa alla crisi, un’iniziativa imprenditoriale per scacciare i problemi economici. L’ultima trovata è un accordo per la gestione del mensile National Geografic e dei suoi canali TV. Ecco quanto è costato il matrimonio e a cosa porterà.
Il Post che dedica un articolo molto approfondito all’accordo tra Fox e National Geographic, parte con l’enunciazione dei dettagli economici di questi legame:
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National Geographic Society e 21st Century Fox hanno stretto un accordo da 725 milioni di dollari per creare una joint-venture che si chiamerà National Geographic Channels e che si occuperà della gestione dei canali televisivi del National Geographic e delle sue molte pubblicazioni, a partire dalla sua famosa rivista (quella col bordino giallo) venduta in milioni di copie in giro per il mondo.
Nella pratica Fox avrà il controllo del 73% della nuova azienda e il restante sarà nelle mani di National Geographic. Le parti poi, a livello amministrativo, avranno lo stesso numero di rappresentanti in CdA e condivideranno così la gestione della neonata società. In questo modo ci si impegna al massimo in una collaborazione che era già in piedi e arricchisce entrambe le realtà mediatiche.
Spiega ancora Il Post:
Declan Moore, che lavora da 20 anni all’interno dell’organizzazione, è stato nominato amministratore delegato della nuova società e dovrebbe avere anche una funzione di garanzia, per assicurare che siano tutelati gli interessi di National Geographic Society. La notizia dell’accordo ha lasciato molto perplessi diversi osservatori e gli stessi dipendenti dell’organizzazione, soprattutto per le posizioni che ha mantenuto in questi ultimi anni Rupert Murdoch sui temi più discussi nella comunità scientifica, come quello del riscaldamento globale. Di recente Murdoch ha detto di avere un atteggiamento scettico circa questo tema, sul quale c’è ormai il consenso della stragrande maggioranza degli scienziati.