Brutte notizie per chi si sposta in auto: da sabato 1° marzo 2014 aumenterà nuovamente il prezzo dei carburanti, per effetto di un provvedimento inserito nel decreto Salva Italia del precedente Governo.
L’aumento sarà piuttosto contenuto, si tratta infatti di 0.24 centesimi di euro a litro, ma se questo piccolo importo si moltiplica per ogni litro di benzina o gasolio necessario agli spostamenti degli italiani si arriva ad avere a che fare con cifre importanti.
Ad aumentare saranno le accise, ovvero le imposte indirette che vengono applicate sui prodotti di consumo e, stando alle prime proiezioni, questo aumento riuscirà a portare nelle casse dello Statoi un gettito aggiuntivo di circa 75 milioni di euro, che saranno ripartiti tra tutti i cittadini italiani che ogni giorno usano l’autovettura e chi la usa per professione (come i tassisti).
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All’aumento delle accise va aggiunto anche quello dell’Iva, che porta la maggiorazione per ogni litro di carburante a 0.34 centesimi.
Ma l’aumento non toccherà solo la benzina, in quanto, dato che la maggior parte delle merci in Italia viaggia su gomma (l’80% del totale), è possibile che anche i prezzi dei prodotti al consumo possano aumentare.
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La CGIA di Mestre ha fatto il calcolo della spesa aggiuntiva che dovranno sostenere gli italiani: prendendo ad esempio una vettura che percorre 15 mila chilometri all’anno, l’aumento è di circa 13 euro totali per chi usa la benzina e di 17 per il gasolio.