Le vacanze del Presidente degli Stati Uniti sono state brevi e tormentate visto che con un volo notturno, già il 26 dicembre, Barack Obama ha pensato di tornare a Whasington. Per Obama si annuncia una settimana molto difficile in cui dovranno essere approfonditi i colloqui con i repubblicani del Congresso.
Il problema dell’America, infatti, il più sentito dalla maggioranza della popolazione, è il fiscal cliff nel quale potrebbe sprofondare l’America dopo l’abolizione delle agevolazioni volute dal predecessore di Obama. Gli analisti sono però concorsi sul fatto che non sono stati fatti passi avanti nella trattativa.
I repubblicani, in teoria, restano aperti alle proposte di Obama ma vogliono affrontare non solo gli aspetti fiscali della riforma che potrebbe incrementare il peso delle imposte sui cittadini, ma anche quelli legati alla spesa pubblica americana.
Peccato che il sentimento prevalente in questo momento in America, sia lo scetticismo in relazione al raggiungimento di un accordo. Alla fine dei giochi soltanto un americano su due ritiene che sarà siglata un’intesa. Fino a qualche giorno fa, la percentuale dei fiduciosi era di 7 punti percentuali più elevata.
Obama, per superare l’impasse ha provato con la proposta di una mini intesa sugli argomenti più scottanti, in modo da evitare il salasso alle famiglie. I repubblicani hanno subito ribadito di essere contrari ad un accordo per step.