Attualmente, il piano di impresa di Intesa Sanpaolo è molto solido ed è alquanto apprezzato dagli investitori internazionali.
L’obiettivo dell’azienda è quello di realizzarlo, valutando anche eventuali opportunità di crescita su comparti di business quali il private banking, l’asset management e il comparto assicurativo.
In questi settori Intesa Sanpaolo può sviluppare un ruolo di leadership anche a livello continentale ed è aperta a possibili partnership.
Tuttavia, al momento, non ci sono asset di interesse a livello nazionale. Per questa ragione, Intesa Sanpaolo è pronta a crescere attraverso operazioni con gruppi bancari provenienti da altre nazioni. Questo potrebbe verificarsi principalmente nell’ambito del private banking.
Proprio su questo fronte, a fine ottobre, è arrivato l’attesissimo annuncio della nascita della Nuova Divisione Private Banking. Quest’area comprende:
- Banca Fideuram;
- Fideuram Investimenti;
- Intesa Sanpaolo Private Banking;
- Sirefid;
- Fideuram Fiduciaria;
- Intesa Sanpaolo Private Banking Suisse.
Intesa si propone di servire il segmento di clientela di fascia alta, accrescendo la creazione di valore per il gruppo mediante l’incremento della redditività delle masse gestite in virtù dell’evoluzione della gamma dei prodotti e delle modalità di offerta.
Ci si focalizzerà, in particolar modo, su prodotti ad alto contenuto di servizio di concerto con l’introduzione di schemi remunerativi innovativi.
Al momento, tuttavia, è ancora presto per sbilanciarsi su determinate dinamiche.
Sicuramente, la divisione private è solo uno dei motori di crescita del gruppo. Intesa Sanpaolo, infatti, punta anche alla Divisione Asset Management. Questa divisione punta alla leadership in Europa, per via del continuo sviluppo di servizi a supporto della clientela, della crescita dell’attività relativa alle reti commerciali esterne al gruppo e alla clientela istituzionale.