Qui Davos. Ieri è stato l’ultimo giorno di lavori del Forum e sono giunte buone notizie per l’Italia e nello specifico per il Governo italiano guidato da circa un anno dall’ex Sindaco di Firenze Matteo Renzi.
Parole di incoraggiamento da parte di Anguel Gurria, segretario generale dell’Ocse, il quale è intervenuto a favore del nostro esecutivo rispondendo a una domanda riguardante gli effetti della decisione della Banca centrale europea che chiede ai governi del Vecchio Continente di proseguire nelle riforme. Uno dei governi più implicati nella faccenda-riforme è senza dubbio l’Italia.
Gurria ritiene che per effettuare veramente le riforme strutturali sono necessarie leadership illuminate e ispirate e per lui Renzi possiede queste doti. “Le ha” – afferma Gurria – “è un “leader ispirato”. L’assist al premier arriva da Davos, nell’ultimo giorno di lavori del Forum. Il segretario generale Ocse ha poi proseguito affermando:
Se i leader politici non sono convinti e non hanno le idee giuste allora non ci sono pressioni che tengano e non è certo acquistando bond che si cambia la situazione. Dunque, l’operazione della Bce è buona, ben accetta e interessante. Per Draghi non è stato facile intraprenderla, ha fatto un grande lavoro. Però, i cambiamenti strutturali dipendono dai governi, soprattutto se si tratta di decisioni nel medio e lungo periodo.
In questo modo Gurria ha ripresa quanto detto da Draghi che ha invitato i paesi dell’Ue ad accelerare sulla riforme. Quanto alla Grecia, alla vigilia delle elezioni, l’economista ha spiegato di non condividere l’ipotesi di uscita della Grecia dall’Ue e non ritiene che sia una buona ipotesi. Ma soprattutto non crede che questo accadrà. Gurria ha quindi evidenziato che l’Ocse continuerà a lavorare sempre con qualsiasi governo sarà eletto perché il nostro membro è la Grecia e non un governo in particolare.