Oggi l’acquisto di una casa in Italia costa meno di 10 anni fa e inoltre in Italia sono indispensabili sei annualità per riuscire a comperare casa. È questa la media calcolata dall’ufficio studi di un famoso network immobiliare nazionale che ha messo in correlazione le retribuzioni a contrato annue di cassa per un dipendente (al netto dei dirigenti) a tempo pieno, per attività economica e contratto, ottenute dalla banca dati ISTAT e l’acquisto di un’abitazione di 65 mq.
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La città più cara è per eccellenza Roma, dove servono 9,8 annualità ( il totale della retribuzione annua) per l’acquisto di un appartamento, seguita da Milano (8,1 annualità), Firenze (7,2 annualità), e Napoli (7,2 annuali). È vicino alla media Bologna (5,7 annualità) mentre le meno costose, in questa particolare ricerca, sono risultate essere Palermo (3,7 annualità), Verona (4,1 annualità), Genova e Bari (4,5 annualità ciascuna).
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È da tener presente che la media annuale è in calo riguardo alle 6,4 annualità calcolate per l’anno 2012 e, principalmente, riguardo alle 7,2 annualità definite per l’anno 2003. Di conseguenza, rispetto a dieci anni fa, il costo delle case, in relazione ai redditi percepiti dai lavoratori italiani, sarebbe in diminuzione di oltre un’annualità.
L’unica eccezione è rappresentata dalla città di Roma: per la capitale italiana, infatti, se nel 2003 erano necessarie 9,1 annualità per l’acquisto dell’abitazione, nel 2013 ne servivano 9,8 (+7,7% in termini percentuali). A Milano, invece, se nel 2003 erano indispensabili 10,7 annualità per l’acquisto di un immobile nel 2013 ne bastavano 8,1 mentre a Firenze, a fronte delle 10 annualità del 2003 dieci anni dopo sono necessarie 7,3 annualità.