Nonostante gli ultimi dati macro economici provenienti dagli Stati Uniti siano contrastanti, il prezzo dell’oro, non risponde in maniera decisa rimanendo all’interno di un corridoio di quotazioni ben definito.
> Continua la discesa del prezzo dell’oro
Materie prime: oro fallisce attacco ai massimi dopo stime Adp. Tra le commodity, ritorna sui livelli della mattinata l’oro dopo lo spike rialzista registrato subito dopo il dato sulle stime Adp, commenta Vincenzo Longo di Ig. L’accelerazione del metallo prezioso si è smorzata poco sotto i massimi della scorsa settimana a 1.276 dollari/oncia. Quel livello di resistenza è troppo forte da pensare di essere superato in vista degli eventi importanti delle prossime sedute, pertanto tra gli operatori ha prevalso l’attesa.
Valute: Movimenti contenuti in vista Bce. Sul fronte valutario, è stata una seduta molto incerta. I dati deboli arrivata dalle stime Adp hanno indebolito il dollaro verso le principali valute. Il dollaro/yen è tornato verso l’area di supporto importante collocata a 100,80, mentre l’euro/dollaro è schizzato a 1,3555. Questi movimenti sono poi rientrati dopo l’ISM, che ha riportato un po’ la calma tra gli operatori. I minimi recenti hanno retto bene dato che i volumi non erano sostenuti, segno che prevale l’attesa in vista degli appuntamenti chiave delle prossime due sedute che porteranno volatilità.
Titoli di Stato: Bobl, richiesta solida con rendimento in calo. Sul fronte governativo, rimane pressoché stabile lo spread Btp-Bund in area 214 punti base. Oggi la Germania è andata in asta con il Bobl a 5 anni. Il bit-to-cover è rimasto solido, nonostante i rendimenti siano scesi allo 0,63% dallo 0,9%. Ci aspettiamo che i bond sovrani del Vecchio continente continueranno a essere ben comprati anche nel caso di un ritorno del sell off sulle borse.