Maggio verrà senza ombra di dubbio ricordato come il mese dell’inizio dell’Expo di Milano. La Kermesse, che durerà ben sei mesi, si configura come una vetrina per eccellenza dell’Italia nel mondo in questo anno così importante.
I numeri raccolti, dopo i primi due masi dall’inaugurazione, da Expo 2015 sono più che confortanti. I biglietti staccati sono più di sei milioni.
Un segnale bene augurante (anche se non statisticamente legato a Expo) proviene dai dati sulle esportazioni del mese preso come riferimento: il valore delle esportazioni è apparso infatti in crescita dell’1,5% in confronto a quanto verificatosi durante il mese aprile mentre per le importazioni l’Istat ha rilevato una lieve flessione (-0,3%). Per l’Istituto, la crescita congiunturale dell`export è trainata dall`incremento delle vendite verso i mercati Ue (+2,5%), mentre quello verso i mercati extra Ue (+0,4%) è contenuto. Al netto della forte crescita dei prodotti energetici (+28,4%), l’aumento complessivo delle esportazioni si ridimensiona a +0,6%, con i soli beni di consumo in espansione (+2,2%).
A maggio la crescita tendenziale delle esportazioni (+2%) è principalmente determinata dalle vendite verso l’area Ue (+3,5%). I valori medi unitari (+3,4%) sono in aumento, mentre i volumi(-1,3%) sono in diminuzione. La lieve flessione dell’import, rispetto al mese precedente, sottolinea l’Istituto di statistica, è la sintesi di una crescita degli acquisti dai paesi Ue (+0,8%) e di una diminuzione di quelli dai paesi extra Ue (-1,9%). La riduzione degli acquisti di prodotti energetici (-5,3%) è particolarmente rilevante.
Al netto dei prodotti energetici le importazioni aumentano lievemente (+0,5%). Sempre a maggio l’avanzo commerciale è di 4,2 miliardi (+3,6 miliardi a maggio 2014). Al netto dell`energia, la bilancia risulta positiva per 6,8 miliardi. Nei primi cinque mesi dell’anno, l’attivo raggiunge i 15,7 miliardi.