La decisione dell’Olanda è perentoria: si procederà con la nazionalizzazione del quarto istituto di credito del paese, la Sns Bank. Il brutto di tutta l’operazione sta nel fatto che i risparmi, le obbligazioni subordinate e le azioni collegate al titolo dell’istituto di credito, saranno praticamente azzerati.
Si salveranno dall’espropriazione soltanto le obbligazioni senior. Ad avvisare i risparmiatori di queste “buone intenzioni” che comunque servono ad evitare il default della banca, è stato il ministro delle Finanze olandese Jeroen Dijsselbloem che presto prenderà il posto di Junker alla presidenza dell’Eurogruppo.
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L’espropriazione è parsa l’unica alternativa per il governo olandese che va ad intaccare anche i risparmi di molte famiglie italiane che avevano depositato qualcosa nei forzieri di una banca ritenuta per tanto tempo tra le più affidabili d’Europa.
Nonostante debba ancora essere fatta parecchia chiarezza sui bilanci della Sns, si sa già che c’è un buco da 2,3 miliardi di euro che sono state considerate delle spese legate al settore immobiliare. Eppure le agenzie di rating chiamate a valutare la solidità della banca, le avevano sempre attribuito un buon rating.
Vista la recente crisi del Monte dei Paschi di Siena, adesso, si cerca di capire se sia possibile che anche l’istituto senese arrivi all’espropriazione dei risparmi. Per il momento non è previsto il default della banca e quindi anche l’idea di azzerare i risparmi dei clienti MPS sembra remota.
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