Partita Iva per soggetti diversi dalle persone fisiche – Come richiedere l’autorizzazione alle operazioni intracomunitarie

Home > Impresa > Normativa Fiscale > Partita Iva per soggetti diversi dalle persone fisiche – Come richiedere l’autorizzazione alle operazioni intracomunitarie

 In un post pubblicato in precedenza abbiamo visto che se i soggetti diversi dalle persone fisiche, una volta effettuate tutte le procedure richieste dalla normativa fiscale italiana per l’ apertura della Partita Iva, intendono operare anche in ambito intracomunitario, devono necessariamente dichiarare questa loro volontà, sulla base di quanto previsto dalla disciplina della Commissione Europea in materia di contrasto delle frodi fiscali e di quanto previsto da un apposito decreto legge italiano – decreto legge 78/2010.

Partita Iva per soggetti diversi dalle persone fisiche – Autorizzazioni per operazioni intracomunitarie

In questo post vogliamo quindi fornire a tutti i soggetti interessati ad operare con la loro attività all’ interno della Unione Europea le indicazioni necessarie per essere al posto dal punto di vista fiscale, anche da parte italiana.

Partita Iva per soggetti diversi dalle persone fisiche – Soggetti interessati

Come richiedere l’autorizzazione all’ effettuazione delle operazioni intracomunitarie per i soggetti con Partita Iva diversi dalle persone fisiche

I soggetti residenti in Italia che fossero interessati a svolgere operazioni all’ interno della Unione Europea prima dell’ effettuazione della richiesta ufficiale di inclusione all’ interno dell’archivio VIES dei soggetti autorizzati alle operazioni intracomunitarie sono tenuti a:

  • prendere visione dei criteri di inclusione delle Partite Iva nell’ archivio informatico dei soggetti autorizzati emessi dall’ Agenzia delle Entrate
  • prendere conoscenza delle modalità attraverso cui può essere effettuata un diniego o una revoca dell’ autorizzazione all’ effettuazione delle operazioni comunitarie emessi dall’ Agenzia delle Entrate.

E’ necessario sapere inoltre che l’ Agenzia delle Entrate effettuerà su questi soggetti specifici controlli e specifiche analisi della valutazione del rischio in via preliminare o entro sei mesi dall’ inclusione nell’ archivio dei soggetti autorizzati.

 

 

 

 

Lascia un commento